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La crescita del Facility Service Management deriva dal benessere della manodopera diretta

Una crescente attenzione verso la cura della persona e dell’ambiente di lavoro sta emergendo tra le aziende che si occupano di facility service management. La tutela dei propri dipendenti impiegati come manodopera diretta sui vari appalti è vista come un’opportunità di crescita per le imprese di servizi: un nuovo fronte del vantaggio competitivo.

Analizziamo dunque l’evoluzione di questa nuova tendenza, che si sta velocemente diffondendo tra gli operatori del facility service management

E' ormai comune considerare i servizi come elemento trainante dell’economia. Negli ultimi decenni, infatti, la forte espansione delle attività terziarie ha determinato, da una parte, integrazioni nei processi produttivi delle singole imprese, dall’altra, ha dato luogo a cambiamenti nell’organizzazione territoriale della produzione.

Ogni volta che un’azienda impegna risorse interne per attività che altri potrebbero svolgere con maggior efficienza e qualità (quindi tutte quelle attività che possono essere esternalizzate ad aziende che si occupano di Facility service management), essa riduce il suo valore strategico e sacrifica potenziale vantaggio competitivo. Per evitare tale criticità, è diffuso ricorrere a imprese esterne in grado di svolgere le attività richieste (come ad esempio per un lavoro di pulizie industriali e civili) con notevoli capacità, e soprattutto con un approccio molto professionale, derivante da un’attenta analisi dei costi.

 

Nuovi modelli di organizzazione del lavoro per ottimizzare i costi fissi e i costi variabili della manodopera diretta

I più rilevanti cambiamenti del mercato del lavoro transitano ormai attraverso il reengineering dei modelli di organizzazione del lavoro.

I processi produttivi vengono gestiti dalle aziende che, a seguito di una attenta analisi dei costi e di migliore allocazione possibile delle risorse disponibili, fanno ricorso a strumenti come esternalizzazioni, trasferimenti aziendali, joint venture, lease-back, appalti e altri istituti simili. Il Facility service management si propone di supportare le aziende produttive, fornendo servizi e manodopera diretta per l’esecuzione di quelle attività non facenti parte del core business aziendale. In genere, il lavoro di pulizie di magazzini, impianti produttivi e uffici è la tipologia di servizio tra le più comunemente esternalizzate. Non solo, però, pulizie industriali, tecniche o civili ma anche manutenzioni, guardiania, movimentazioni interne...

Si tratta di fenomeni che riguardano, in primo luogo, l’applicazione di istituti civilistici, ma che finiscono inevitabilmente per avere un rilievo immediato anche sulle condizioni di lavoro della manodopera diretta e sulle sorti dell’occupazione di questa tipologia di dipendenti, tanto da far sorgere l’esigenza di una contestuale regolamentazione degli effetti in ambito giuslavoristico. Conferma di tale assunto è l’attenzione con cui le OO.SS correttamente presidiano la cessione delle attività  ad aziende di Facility service management: a seguito dell’annuncio da parte dell’impresa interessata in riferimento alla volontà di voler procedere a operazioni di outsourcing, la successiva fase di realizzazione costituisce oggetto di prolungate fasi di consultazione sindacale, dalle quali scaturiscono accordi aziendali e territoriali, che hanno lo scopo di salvaguardare la posizione lavorativa della manodopera diretta.

 

L' Outsourcing 

L’esternalizzazione, o outsourcing dei servizi viene spesso considerata erroneamente un sinonimo di Facility Service Management. I due concetti appartengono, in realtà, a due piani distinti.

Il Facility Management è la disciplina che si occupa della gestione strategica di immobili ovvero di tutte quelle attività di supporto al core business di un’azienda.

L’outsourcing è piuttosto una delle possibili leve a disposizione del facility manager, che a seguito di un’attenta analisi dei costi, si impegna nel realizzare la gestione ideale dei servizi. In questi casi, il facility manager può decidere di esternalizzare solo un’attività, oppure diverse attività che possono essere o non essere integrate tra loro.

Il Facility management, oltre a una maggiore attenzione l’aspetto tecnico-funzionale dei servizi non core legati al patrimonio immobiliare delle aziende, ha ampliato l’integrazione degli aspetti tecnico-amministrativi, con un particolare focus sull’analisi dei costi di gestione (costi fissi, costi variabili, costi della manodopera diretta). L’evoluzione verso il Total Facility Management o Integrated Facility Management, con conseguente elevata interazione committente - facility manager, ha modificato in maniera sostanziale la struttura organizzativa delle aziende di facility, attraverso l’impegno richiesto in termini di capitale tecnologico e umano.

L’alto grado di interazione e personalizzazione del servizio richiede un’attenta analisi dei costi e, conseguentemente, una strategia orientata a evitare l’incremento degli stessi, pur mantenendo la qualità della prestazione richiesta.

Il diritto vigente segnala che, al fine di individuare correttamente un appalto “genuino”, occorre indagare innanzitutto sul complessivo comportamento di chi si occupa del Facility service management, ossia dell’appaltatore, il quale non deve limitarsi a fornire la manodopera diretta inviando i propri dipendenti presso l’azienda committente, affinché svolgano una qualsivoglia attività lavorativa per conto di essa, ma deve altresì organizzare i mezzi necessari e, soprattutto, assumersi il rischio d’impresa, che consiste principalmente nell'eventuale rischio di non riuscire a coprire tutti i costi dei materiali, delle attrezzature e della manodopera impiegati per la realizzazione dell’opera o per l’esecuzione del servizio, o ancora, nel non ricevere dal committente alcun corrispettivo a fronte dell’attività svolta. Va pertanto precisato che il rischio di cui si tratta non è il rischio tecnico-giuridico relativo ai casi inattesi, ma piuttosto quello economico che deriva propriamente dalla difficoltà di stilare un’accurata analisi dei costi relativi al compimento dell’opera o servizio.

In periodi di inquietudine economica come quello attuale, un’efficiente e innovativa analisi dei costi rappresenta uno strumento fondamentale per il rafforzamento o il cambiamento della propria posizione sul mercato e per l’aumento dei propri margini economici.

 

L'obbiettivo: ottimizzare i costi fissi e i costi variabili della manodopera diretta

Obiettivo primario delle aziende di Facility service management è dunque l’ottimizzazione dei costi fissi e variabili della manodopera diretta, particolarmente elevati nei casi di impiego del personale necessario all’espletamento dei servizi richiesti attraverso manodopera diretta, come per esempio per la fornitura di lavoro di pulizie. Sicuramente, una corretta analisi dei costi e un'attenta conoscenza della loro struttura sono strumenti fondamentali per aumentare la profittabilità del proprio business o semplicemente per una corretta definizione dell’offerta di vendita.

Nelle imprese di Facility service management la voce di bilancio riguardante i costi della manodopera diretta è quella largamente prevalente (spesso superiore al 70% dei costi totali).

 

Il benessere della manodopera diretta: un fattore di crescita 

Accertato il valore rilevante della manodopera diretta in tali organizzazioni, anche un buon clima organizzativo influisce notevolmente sulle performance aziendali, partendo da quelle economico-finanziare fino ad arrivare alla soddisfazione del cliente. E’ proprio la centralità crescente dell’individuo a richiedere la revisione delle modalità di gestione amministrativa e dei servizi destinati a sostenere lo sviluppo delle competenze professionali. Il trend, studiato a livello internazionale, dimostra come un’azienda attenta all’ambiente lavorativo ottenga risultati migliori rispetto alla concorrenza, sia in termini economici sia in termini di impatto sulle persone e conseguente benessere delle persone stesse. E’ altresì interessante notare come le aziende che si attivano su questo versante stiano sostenendo pragmaticamente il tema della responsabilità sociale. Molto spesso, quando si parla di responsabilità sociale, si pensa a un “fare” al di fuori dell’azienda; tuttavia, più corretto sarebbe dirigersi in primo luogo all’interno del contesto aziendale ponendosi come obiettivo il benessere organizzativo del proprio personale, spesso impiegato in attività complesse e gravose come la manutenzione degli impianti e il lavoro di pulizie industriali e tecniche.

In un sistema economico in cui è sempre più numerosa la manodopera diretta impiegata nel settore del Facility service management, le capacità innovative e proattive di un individuo, i valori professionali, il riconoscimento delle competenze possedute e della loro rilevanza, le modalità di aggiornamento sono più facilmente identificabili e sostenibili quando coincidono con i Valori e la Visione dell’Azienda.

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